San Gennaro "faccia 'ngialluta"
- Francesca Liotti
- 14 set 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 10 giu
Manca davvero poco all'inizio delle celebrazioni del 19 settembre, che commemorano l'anniversario della morte del più famoso Santo patrono di Napoli: San Gennaro.
E sottolineo il più famoso perché la città ha ben 52 Santi protettori!
Ma San Gennaro aveva origini napoletane? Forse.... Infatti una antica tradizione lo vorrebbe nato a Benevento, di cui fu anche Vescovo, mentre alcune fonti tramandano origini calabresi.

Fu l'imperatore Diocleziano a condannarlo a morte nel 305, facendogli subire il martirio nella Solfatara di Pozzuoli dove venne decapitato. Il sangue di San Gennaro fu raccolto da una pia donna di nome Eusebia. Ed è questa reliquia che ancora oggi è conservata nel Duomo di Napoli, in due ampolle, oggetto di venerazione in quanto. liquefacendosi, sarebbe portatrice di buoni auspici.
Il 19 settembre le reliquie del sangue vengono portate in processione dalla Cappella del Tesoro di San Gennaro fino all'altare maggiore della Cattedrale.
E non è raro sentire esclamare il popolo napoletano e le "parenti" (donne napoletane che nell'immaginario popolare discendono dal Santo e dalla nutrice Eusebia): " San Gennà (San Gennaro) faccia 'ngialluta" (faccia gialla). Con questo appellativo ci si rivolge bonariamente al Santo per richiedere il miracolo. La faccia gialla fa riferimento al volto di un prezioso busto-reliquiario in argento e oro, commissionato nel 1305 dal re Carlo II d'Angiò ad abilissimi maestri orafi.
Non siete riusciti a partecipare alle celebrazioni del 19 settembre? Non disperate, perché il miracolo potrebbe ripetersi in altre 2 occasioni: il 16 dicembre, giorno in cui si ricorda l’intercessione del Santo per la città di Napoli durante l’eruzione del Vesuvio del 1631 ed il sabato precedente la prima domenica di maggio, in ricordo della prima traslazione delle reliquie del santo da Pozzuoli a Napoli. In quest'ultima occasione il busto e il reliquiario con la teca e le ampolle, insieme ai busti d'argento dei santi compatroni di Napoli, vengono portati in processione dal Duomo alla Basilica di S. Chiara.
E se in questo periodo doveste trovarvi a New York? Anche nella Grande Mela, a Little Italy, è possibile partecipare a grandi festeggiamenti in onore del Santo!
Per chi non è mai stato nell'antica cattedrale napoletana o per chi desidera approfondire la storia del santo patrono più amato dai partenopei, consiglio un'esplorazione in compagnia di una guida turistica abilitata.
Contattami e sarò felicissima di accompagnarti alla scoperta di un passato glorioso!
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