Francesca Liotti
Eracle nelle metope di Poseidonia
Aggiornamento: 12 gen 2021
Le metope sono una sorta di quadretti animati con l'immagine dipinta o a rilievo di una storia da raccontare. Costituivano, insieme ai triglifi, la decorazione del fregio negli edifici templari.
Tra gli anni '30 e '60 del secolo scorso, nel Santuario greco di Hera Argiva a foce Sele (distante circa 9 chilometri da #Paestum), furono ritrovate una serie di metope scolpite con numerosi episodi tratti dal mito, tra cui le fatiche di Eracle.
La metopa che voglio illustrarvi, svela il mito dell'eroe Eracle e dei Cercopi, fratelli gemelli, di alta statura e grande forza, che depredavano i viaggiatori.
I Cercopi ebbero la malaugurata idea di attaccare Eracle, le cui natiche "...erano come un vecchio scudo di cuoio, affumicate dalla lunga esposizione al sole...".
Dopo averli catturati e bastonati di santa ragione, Eracle appese entrambi i fratelli per i piedi a una trave, e se li caricò sulle spalle.
Le loro teste ondeggiavano al ritmo del passo dell'eroe e "...pendevano all'altezza delle natiche possenti che la pelle di leone gli lasciava scoperte. Allora i Cercopi ricordarono le parole presaghe della loro madre ️- Miei piccoli Culi Bianchi, guardatevi dal momento in cui incontrerete il grande Culo Nero -"!
Che fine fecero i Cercopi? Divertirono a tal punto Eracle che, dopo essersi fatto un sacco di risate, li lasciò liberi; con la vana speranza che, imparata la lezione a causa delle terribili botte prese, cambiassero mestiere!
Testo virgolettato: dal meraviglioso saggio "Le nozze di Cadmo e Armonia" di Roberto Calasso.