NAPOLI (NA)
COMPLESSO MONUMENTALE DI SANTA CHIARA
CAPPELLA SANSEVERO
SPACCA...
NAPOLI!
Nel mezzo della città si apre via Spaccanapoli, un rettilineo di più di un chilometro, stretto e vociante, che divide in due l'enorme agglomerato. È il cuore di questa babele della storia. Qui visse e morì Benedetto Croce.
STANISLAO NIEVO, 1975
nel cuore della visita
la vostra visita passo per passo
Questo itinerario vi darà l'opportunità di camminare nel centro storico più vasto di tutta Europa. La nostra visita si concentrerà soprattutto nella zona di Spaccanapoli, uno degli antichi decumani di Neapolis, lunga arteria che taglia a metà l'antica città, dividendola tra nord e sud.
Tra il Medioevo e l'Ottocento lungo il percorso sorsero importanti conventi e abitazioni di uomini potenti...Visitiamone alcuni!
Inizieremo la nostra passeggiata da Piazza del Gesù Nuovo, dove si affaccia l'omonima Chiesa caratterizzata dalla facciata rinascimentale a bugnato a punta di diamante. Al centro della piazza svetta la settecentesca guglia dell'Immacolata.
Inoltrandoci in Spaccanapoli, dopo poco incontreremo il Complesso monumentale di S. Chiara.
Ne visiteremo la Chiesa, il chiostro maiolicato, il museo dell'Opera e gli scavi archeologici, dove ben visibili sono i resti di un impianto termale di epoca romana. Punto di forza della chiesa, il cui impianto risale all'epoca angioina, è la presenza di sepolcri monumentali (XIV sec.) della famiglia reale realizzati da scultori della scuola toscana. Assolutamente da vedere è anche il chiostro maiolicato, celebre per le splendide "riggiole" (mattonelle) decorate con scene agresti, marine e mitologiche nei colori del giallo, verde e blu. Infine, nel Museo dell'Opera di Santa Chiara vedremo, tra gli altri, una serie di oggetti sacri che fortunatamente scamparono al terribile incendio che l'edificio subì durante i bombardamenti del 1943.
Attraversata Piazza San Domenico Maggiore, caratterizzata dall'omonima guglia (XVII sec.), dalla Chiesa di San Domenico e da palazzi storici, si percorre un breve tratto di strada per giungere al mausoleo dei nobili prìncipi di Sansevero.
Fu Raimondo Di Sangro, settimo principe di Sansevero, ad iniziare la complessa e a dir poco geniale opera di decorazione della Cappella. In questo luogo si respira un'atmosfera densa di mistero, concentrata soprattutto nella celebre scultura in marmo, il Cristo Velato. Il sudario che ricopre il corpo di Cristo appare così mirabilmente eseguito che, come da tradizione, sembrerebbe realizzato utilizzando un processo alchemico di “marmorizzazione” messo a punto dallo stesso principe, inventore e alchimista.